FUSIONI ED AGGREGAZIONI SOCIETARIE L’ANTICAMERA DELLA PRIVATIZZAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO

Categoria: Lombardia Pubblicato: Venerdì, 21 Novembre 2014

Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati Acqua Pubblica


Dal "decreto d'Agosto" 2011 alla spending review con lo slogan "da 8.000 a 1.000" di recente enunciazione da parte del Commissario Cottarelli.
Dallo Sblocca Italia alla Legge di Stabilità 2014, di prossima approvazione in Parlamento.
Il Governo Renzi vuole dimostrarsi perpetuatore della cancellazione dell'esito referendario del Giugno 2011 che ha incontrovertibilmente stabilito che la gestione del
Servizio Idrico Integrato (e dei Servizi Pubblici Locali) deve restare in mano pubblica, fuori dalle regole del mercato e del profitto.
Con gli ultimi due atti governativi si incentivano, infatti, i processi di fusione di società tramite la dismissione di quote gestionali appartenenti ai Comuni soci.
Per quanto riguarda il Servizio Idrico Integrato, lo Sblocca Italia impone una "UNICITA'" (a discapito dell'attuale "UNITARIETA'") di gestione: si prescrive l’affidamento ad un unico gestore, scelto tra quelli che già servono, a livello regionale (o al massimo a livello provinciale), almeno il 25% della popolazione residente. Alla faccia della concorrenza e del merito, si favorisce chi è già grande e potente.
La legge di Stabilità "concede" ai Comuni di costituire nuove società, cosiddette "in house", imponendo però loro l'accantonamento del corrispettivo economico gestionale in un apposito fondo. Nello stesso tempo si allettano comuni già strangolati da tagli feroci escludendo dal patto di stabilità interno i proventi derivati dalla “eventuale” vendita di quote in società partecipate. Proventi che comunque non potranno essere utilizzati per eventuali ri-acquisizioni di quote societarie (es. Ri-pubblicizzazioni di società miste: pubblico-private).
SIAMO DI FRONTE ALL'ENNESIMO (SUBDOLO) RILANCIO DELLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA!!
E' chiaro che i privilegiati di questa operazione sono i soggetti privati già presenti sul nostro territorio lombardo (come A2A S.p.a.) e nazionale (IREN S.p.a., HERA S.p.a. e ACEA S.p.a.): aziende multiservizi che non si lasceranno scappare questa nuova ghiotta occasione offerta loro dal governo Renzi per accaparrarsi ulteriori enormi fette di Servizi Pubblici Locali. Una volta che i servizi fondamentali saranno assunti da colossi di livello nazionale o sovranazionale i nostri sindaci avranno definitivamente perso ogni capacità di controllo ed influenza per determinare davvero come quei servizi devono essere svolti nei confronti dei loro amministrati.
I Comitati Acqua Lombardi rivendicano la gestione del Servizio Idrico Integrato attraverso aziende speciali (o consortili) che gestiscano l'acqua su bacini (o sotto
bacini) idrografici o per Aree Metropolitane. Noi consideriamo questa l'unica forma gestionale che garantisca la partecipazione attiva da parte di cittadini / utenti /
lavoratori del Servizio Idrico Integrato e che consenta di mantenerne la gestione il più vicino possibile al territorio dei comuni che le costituiscono, rivitalizzandone la
funzione civica nei confronti dei cittadini stessi.
I COMITATI ACQUA DI TUTTA LA LOMBARDIA SI STANNO MOBILITANDO PER CONTRASTARE QUESTO ENNESIMO TENTATIVO DI PRIVATIZZAZIONE E ORGANIZZANO INCONTRI PUBBLICI NELLE SEGUENTI DATE:
• 24 NOVEMBRE – CREMONA, SALA ZANONI (v. del Vecchio Passeggio, 1) ORE
21.00: “Incroci Obbligati? - Il risiko delle holding e la finanza speculativa; lo
Sblocca Italia e la legge di stabilità. Un disegno compatto di distruzione dei beni
comuni firmato Matteo Renzi”.
• 28 NOVEMBRE – BRESCIA: ore 20.45 Oratorio di S.Maria in Silva via Sardegna 24
Brescia Assemblea pubblica con Corrado Oddi del Forum Italiano dei Movimenti
per l’Acqua e Michele Gussago Consigliere provinciale delegato per l’Ufficio
d’Ambito del Servizio idrico
• 16 DICEMBRE – MILANO: Acquario Civico Viale G. B. Gadio, 2 ore 17:30
Faremo di tutto perché oltre ai cittadini, principali soggetti a cui va indirizzato ogni sforzo
di informazione e partecipazione, siano presenti agli incontri amministratori locali, lavoratori del
servizio idrico integrato e dirigenze societarie. Ogni soggetto e forma organizzativa e
amministrativa deve sentirsi incluso e chiamato a questa lotta che ci vede, ancora una
volta, costretti a combattere per affermare i principi del diritto universale all’acqua e
rivendicare la volontà popolare sancita dai referendum del Giugno 2011.
Perchè si scrive Acqua, ma si legge Democrazia!
Coordinamento Regionale Lombardo
dei Comitati Acqua Pubblica

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