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novità in provincia di Como
L’assemblea, del 24 ottobre 2011, del consorzio dei comuni della provincia di Como ha deciso di costituire un’unica società, a capitale interamente pubblico, che gestirà l’intero servizio integrato della provincia di Como (compreso il comune di Como): captazione, depurazione, fognatura.
Il risultato del referendum ha influito in modo determinante sulla scelta dell’affidamento in house del servizio idrico integrato.
I rappresentanti dei comuni, in considerazione sia dell’abrogazione dell’art. 23 bis sia del risultato referendario in merito alla “renumerazione del capitale investito”, hanno ritenuto che l’affidamento diretto in house possa essere la risposta più idonea alle esigenze del territorio (come si legge nella bozza di delibera approvata).
Continua, intanto, il processo che porterà alla costituzione dell’Ufficio d’Ambito a Como, infatti la convenzione tra la Provincia e il consorzio dei comuni scadrà il 31/12/2011.
Sarà, quindi, l’Ufficio d’Ambito ad affiderà la gestione in house alla società unica.
Attualmente il SII è gestito in provincia, con esclusione di Acsm-Agam, da 24 società a capitale interamente pubblico.
Con l’ufficio d’ambito i comuni saranno espropriati dalle competenze dirette in materia di servizio idrico integrato e anche i cittadini si vedrebbero esclusi dalla possibilità di conoscere e presenziare alle assemblee in cui vengono discusse e votate le decisioni sull’acqua, considerato che le riunioni dell’ufficio d’ambito non sono pubbliche (a differenza delle assemblee dell’A.A.T.O.).
I comuni non contrastano la costituzione dell’ufficio d’ambito probabilmente per tema del commissariamento ma in tutta la Lombardia poche province hanno creato l’azienda speciale voluta dalla regione.
Ma come partirà questa nuova via di una gestione completamente pubblica (anche se tramite una società di capitale)?
Con trasparenza, con la partecipazione dei cittadini, dei comitati che hanno voluto il cambiamento “epocale”? Con il voto al referendum i cittadini hanno dimostrato di volere essere partecipi delle scelte in tema di acqua.
Il comitato di Como per l’acqua pubblica e i cittadini dovranno essere partecipi della costituzione sia dell’ufficio d’ambito sia dell’unica società che gestirà il ciclo dell’acqua.
Dovrà essere reso pubblico (e partecipato) il percorso che l’ufficio d’ambito seguirà per la costituzione dell’unica società, rispettando così lo spirito del referendum.
Il Comitato Provinciale Comasco Acqua Pubblica dovrà essere parte attiva per ottenere un percorso partecipato e trasparente.
Edi Borgianni
Comitato Provinciale Comasco Acqua Pubblica
In provincia di Como si programma una nuova gestione pubblica
Il comitato Acqualiberatutti per il No ai referendum beccato con le mani nel sacco: voleva prendersi i rimborsi elettorali
La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato la delibera sui rimborsi elettorali che spettano al Comitato Referendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune. Scorrendo il testo un passaggio ha attirato la nostra attenzione. Scopriamo che il dottor Iannamorelli, per conto del Comitato Acqualiberatutti ha diffidato la Presidenza della Camera all'erogazione del rimborso elettorale chiedendone l'accreditamento su un conto corrente intestato al suo Comitato.
Già dal primo agosto, prima ancora che noi chiedessimo il rimborso, i sostenitori del No ai referendum avevano messo in atto una goffa iniziativa per farsi intestare il rimborso elettorale. Un patetico tentativo di appropriazione indebita, su cui il Comitato Promotore si riserva di adire le vie legali.
Ci permettiamo ricordare ai componenti il Comitato AcquaLiberatutti che il Comitato Referendario intende utilizzare il contributo per restituire ai singoli cittadini ed ai comitati le sottoscrizioni con cui hanno sostenuto la campagna referendaria. Un metodo trasparente di utilizzo del denaro pubblico che vuole premiare la partecipazione dei cittadini e dei comitati che hanno reso possibile il successo referendario. È a loro che l'illegale e goffo tentativo messo in atto avrebbe sottratto il denaro. La nostra campagna referendaria è stata uno straordinario esempio di partecipazione democratica, evidentemente incomprensibile a chi ha a cuore solo le logiche del mercato, del profitto e del guadagno.
Roma, 21 ottobre 2011
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Ufficio Stampa Comitato Refendario 2 Sì per l'Acqua Bene Comune
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