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Forum Movimenti Acqua in audizione alla Camera: "Superare il fallimento della privatizzazione con approvazione immediata legge acqua pubblica"
La delegazione, composta da Paolo Carsetti, Remo Valsecchi, Giuseppe Grauso e padre Alex Zanotelli, missionario comboniano e figura simbolo della lotta per i beni comuni, ha sottolineato i pesanti aumenti tariffari subiti dagli utenti negli ultimi anni in cambio di un sensibile abbassamento della qualità del servizio e un drastico calo degli investimenti da parte di grandi gestori che, ad esempio dal 2010 al 2016, hanno distribuito il 91% degli utili in dividendi per i loro azionisti.
La proposta di legge d'iniziativa popolare, invece, si pone l’obiettivo di sancire in Italia il riconoscimento del diritto all’acqua come diritto umano universale garantendo a tutti i cittadini un quantitativo minimo vitale giornaliero, definendo tariffe eque, non volte al profitto e che garantiscano gli investimenti infrastrutturali, attuando concretamente la volontà popolare espressa nei referendum del 2011.
La nuova legge, affidando la gestione del servizio ad aziende giuridicamente pubbliche, produrrà un modello di gestione dell’acqua innovativo, efficiente, democratico e partecipato, un servizio industriale rispettoso dell'ambiente, dei diritti degli utenti e dei lavoratori, rendendo il servizio idrico pubblico ed essenziale: un diritto garantito dallo Stato, come l’istruzione e la salute.
Il sistema di gestione completamente pubblico porterà una diminuzione delle tariffe medie stimata tra il 20 e il 30 %, eliminando ogni profitto e altri costi inutili, e sottrarrà le competenze ad ARERA, l’Autorità di regolazione, che ha di fatto cancellato il referendum, ha aumentato le bollette e non ha tutelato né il servizio né gli utenti, favorendo le aziende che dovrebbe controllare.
Quali novità sullo stato delle cose in Como e provincia?
Si, ci sono novità, la situazione si è sbloccata, sono state fatte le fusioni.
Giovedì 27 settembre è stata votata all’unanimità dai sindaci a Villa Gallia, in assemblea straordinaria la fusione/aggregazione di 12 società a partecipazione pubblica del Sii in Como Acqua srl.
I Comuni rappresentati sono stati 112, pari al 96% circa del capitale sociale e il voto, come detto, è stato unanime.
Nel periodo precedente numerosi sindaci sono stati impegnati nelle assemblee delle 12 società che, dal 1° gennaio 2019, confluiranno in Como Acqua s.r.l., gestore del servizio idrico integrato provinciale (SII)
Al momento sono previste convenzioni per gestire il SII sul territorio di confine tra Como e Varese, con società a cavallo dei due ATO.
Ora i due nodi grossi sono Acsm-Agam spa (nel frattempo incorporata per fusione in A2A) e Comodepur spa, società miste pubblico-privato.
Per la parte gestita da Acsm-Agam (captazione, filtraggio e distribuzione acqua potabile, rilievi per analisiacqua)pare che non ci saranno problemi particolari per risolvere il passaggio di almeno gran parte dei
compiti in Como Acqua (nelle more e per breve tempo si potrà proseguire con regolamento di contratti).
Con Comodepur, la cui proroga della convenzione per la depurazione delle acque è scaduta il 30/09/2018, permane il problema del valore dei beni di proprietà di Comodepur: tra valore industriale, valore storico o
residuo ammortamenti c'è una grossa differenza e su questo non c'è ancora accordo.
Si potranno finalmente sbloccare i molti soldi accantonati in questi anni per il rifacimento delle reti nella provincia di Como e, inoltre, sono previste un centinaio di nuove assunzioni.
Como Acqua ora deve affrontare con urgenza alcuni lavori di per depurazione acqua per le quali siamo già in procedura di infrazione comunitaria livello 2 per mancato rispetto della normativa europea in materia di acque reflue urbane (direttiva 91/271/CEE); la Commissione europea ha inviato all'Italia una lettera di
costituzione in mora per esortarla a conformarsi al diritto dell'Ue.
Di seguito un link di un articolo che ben riassume: https://giornaledicomo.it/attualita/como-acqua-alla-finela-fusione-ce-stata/
FILCTEM CGIL – FEMCA CISL – FLAEI-CISL - UILTEC UIL preparano la mobilitazione contro la legge sull’acqua pubblica Uno schiaffo al referendum e alla volontà popolare
Abbiamo appreso con stupore e inquietudine della nota con cui FILCTEM CGIL – FEMCA CISL – FLAEI-CISL - UILTEC UIL hanno avviato la procedura di mobilitazione al fine di contrastare la legge per l’acqua pubblica “Disposizioni in materia di gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque”.
Purtroppo anche le 4 categorie sindacali omettono di segnalare quale sia il reale promotore di tale provvedimento.
Pertanto, ancora una volta, risulta necessario ribadire che questo è il testo aggiornato della legge di iniziativa popolare presentato nel 2007 dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua con oltre 400.000 firme e poi depositato nella scorsa legislatura con il sostegno dell’intergruppo parlamentare per l’acqua bene comune. Successivamente ulteriormente aggiornato e depositato in questa legislatura a firma di diversi parlamentari del M5S.
Ci stupisce che anche la FILCTEM CGIL abbia espresso un giudizio così negativo, quanto approssimativo e capzioso, visto che non ci risulta si sia scissa dalla CGIL.
Infatti, come è noto, la Confederazione ha convintamente sostenuto la campagna referendaria del 2011 per l’acqua bene comune di cui questa legge ne è la coerente, reale e concreta attuazione rispondendo all'urgenza di dotare il nostro paese di un quadro legislativo unitario rispetto al governo delle risorse idriche, introducendo modelli di gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico, procedendo da subito alla ripubblicizzazione dello stesso. Segnando, infine, una svolta radicale rispetto alle politiche che hanno fatto dell'acqua una merce e del mercato il punto di riferimento per la sua gestione.
Assemblea Nazionale del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Acqua bene comune, liberiamola dal profitto e dal mercato
Il percorso del movimento per l'acqua in Italia viene da lontano e nel tempo è riuscito ad aggregare culture ed esperienze differenti.
Siamo consapevoli che nelle prossime settimane e mesi la battaglia per l'acqua bene comune entrerà in un periodo decisivo. Infatti, si è avviata alla Camera la discussione della nostra legge per l'acqua che porterebbe ad una totale inversione di tendenza sul servizio idrico e sulla sua regolazione, proponendo la ripubblicizzazione della gestione, la sua uscita dalla logica del profitto e la soppressione dell'ARERA con il ritorno delle competenze al Ministero dell'Ambiente.
C'è quindi la necessità e l'esigenza di fornire in ogni sede sostegno e forza al senso paradigmatico del bene acqua come:
- un diritto umano universale e fondamentale;
- servizio pubblico essenziale alla vita che contribuisce a rinsaldare i legami sociali;
- elemento ambientale che identifica l'acqua come risorsa fondamentale per l'equilibrio degli ecosistemi;
- obiettivo strategico mondiale di snodo e di scontro con l’agire globale del sistema capitalistico-finanziario:
- riconoscimento della gestione partecipativa da parte delle comunità locali come un modello sociale alternativo a quello imposto dalle politiche dominanti.
Per queste ragioni ci sembra opportuno fissare per domenica 2 dicembre una giornata di discussione e confronto, anche con i rappresentanti istituzionali, al fine di condividere strategie e proposte per giungere finalmente ad una reale tutela di questo bene e ad una sua gestione pubblica e partecipativa.
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua