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Quali novità sullo stato delle cose in Como e provincia?
Si, ci sono novità, la situazione si è sbloccata, sono state fatte le fusioni.
Giovedì 27 settembre è stata votata all’unanimità dai sindaci a Villa Gallia, in assemblea straordinaria la fusione/aggregazione di 12 società a partecipazione pubblica del Sii in Como Acqua srl.
I Comuni rappresentati sono stati 112, pari al 96% circa del capitale sociale e il voto, come detto, è stato unanime.
Nel periodo precedente numerosi sindaci sono stati impegnati nelle assemblee delle 12 società che, dal 1° gennaio 2019, confluiranno in Como Acqua s.r.l., gestore del servizio idrico integrato provinciale (SII)
Al momento sono previste convenzioni per gestire il SII sul territorio di confine tra Como e Varese, con società a cavallo dei due ATO.
Ora i due nodi grossi sono Acsm-Agam spa (nel frattempo incorporata per fusione in A2A) e Comodepur spa, società miste pubblico-privato.
Per la parte gestita da Acsm-Agam (captazione, filtraggio e distribuzione acqua potabile, rilievi per analisiacqua)pare che non ci saranno problemi particolari per risolvere il passaggio di almeno gran parte dei
compiti in Como Acqua (nelle more e per breve tempo si potrà proseguire con regolamento di contratti).
Con Comodepur, la cui proroga della convenzione per la depurazione delle acque è scaduta il 30/09/2018, permane il problema del valore dei beni di proprietà di Comodepur: tra valore industriale, valore storico o
residuo ammortamenti c'è una grossa differenza e su questo non c'è ancora accordo.
Si potranno finalmente sbloccare i molti soldi accantonati in questi anni per il rifacimento delle reti nella provincia di Como e, inoltre, sono previste un centinaio di nuove assunzioni.
Como Acqua ora deve affrontare con urgenza alcuni lavori di per depurazione acqua per le quali siamo già in procedura di infrazione comunitaria livello 2 per mancato rispetto della normativa europea in materia di acque reflue urbane (direttiva 91/271/CEE); la Commissione europea ha inviato all'Italia una lettera di
costituzione in mora per esortarla a conformarsi al diritto dell'Ue.
Di seguito un link di un articolo che ben riassume: https://giornaledicomo.it/attualita/como-acqua-alla-finela-fusione-ce-stata/
FILCTEM CGIL – FEMCA CISL – FLAEI-CISL - UILTEC UIL preparano la mobilitazione contro la legge sull’acqua pubblica Uno schiaffo al referendum e alla volontà popolare
Abbiamo appreso con stupore e inquietudine della nota con cui FILCTEM CGIL – FEMCA CISL – FLAEI-CISL - UILTEC UIL hanno avviato la procedura di mobilitazione al fine di contrastare la legge per l’acqua pubblica “Disposizioni in materia di gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque”.
Purtroppo anche le 4 categorie sindacali omettono di segnalare quale sia il reale promotore di tale provvedimento.
Pertanto, ancora una volta, risulta necessario ribadire che questo è il testo aggiornato della legge di iniziativa popolare presentato nel 2007 dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua con oltre 400.000 firme e poi depositato nella scorsa legislatura con il sostegno dell’intergruppo parlamentare per l’acqua bene comune. Successivamente ulteriormente aggiornato e depositato in questa legislatura a firma di diversi parlamentari del M5S.
Ci stupisce che anche la FILCTEM CGIL abbia espresso un giudizio così negativo, quanto approssimativo e capzioso, visto che non ci risulta si sia scissa dalla CGIL.
Infatti, come è noto, la Confederazione ha convintamente sostenuto la campagna referendaria del 2011 per l’acqua bene comune di cui questa legge ne è la coerente, reale e concreta attuazione rispondendo all'urgenza di dotare il nostro paese di un quadro legislativo unitario rispetto al governo delle risorse idriche, introducendo modelli di gestione pubblica e partecipativa del servizio idrico, procedendo da subito alla ripubblicizzazione dello stesso. Segnando, infine, una svolta radicale rispetto alle politiche che hanno fatto dell'acqua una merce e del mercato il punto di riferimento per la sua gestione.
Assemblea Nazionale del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Acqua bene comune, liberiamola dal profitto e dal mercato
Il percorso del movimento per l'acqua in Italia viene da lontano e nel tempo è riuscito ad aggregare culture ed esperienze differenti.
Siamo consapevoli che nelle prossime settimane e mesi la battaglia per l'acqua bene comune entrerà in un periodo decisivo. Infatti, si è avviata alla Camera la discussione della nostra legge per l'acqua che porterebbe ad una totale inversione di tendenza sul servizio idrico e sulla sua regolazione, proponendo la ripubblicizzazione della gestione, la sua uscita dalla logica del profitto e la soppressione dell'ARERA con il ritorno delle competenze al Ministero dell'Ambiente.
C'è quindi la necessità e l'esigenza di fornire in ogni sede sostegno e forza al senso paradigmatico del bene acqua come:
- un diritto umano universale e fondamentale;
- servizio pubblico essenziale alla vita che contribuisce a rinsaldare i legami sociali;
- elemento ambientale che identifica l'acqua come risorsa fondamentale per l'equilibrio degli ecosistemi;
- obiettivo strategico mondiale di snodo e di scontro con l’agire globale del sistema capitalistico-finanziario:
- riconoscimento della gestione partecipativa da parte delle comunità locali come un modello sociale alternativo a quello imposto dalle politiche dominanti.
Per queste ragioni ci sembra opportuno fissare per domenica 2 dicembre una giornata di discussione e confronto, anche con i rappresentanti istituzionali, al fine di condividere strategie e proposte per giungere finalmente ad una reale tutela di questo bene e ad una sua gestione pubblica e partecipativa.
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Dal 15/10 scrivi anche tu ai rappresentanti italiani al Parlamento europeo: la Direttiva Acque Potabili rispetti il diritto umano all'acqua!
Martedì 23 Ottobre al Parlamento europeo in seduta plenaria è previsto il voto sulla revisione della Direttiva Acque Potabili.
E' necessario fare pressione sui rappresentanti italiani al Parlamento europeo affinchè la revisione di tale direttiva rispetti il diritto umano all'acqua (questa la posizione della Rete Europea per l'Acqua).
Per cui invitiamo tutte e tutti, a partire dal 15 Ottobre, a scrivere ai parlamentari (in allegato l'indirizzario email) inviando il testo di seguito.
Oggetto: La Direttiva Acque Potabili rispetti il diritto umano all'acqua!
Egregio Parlamentare,
all'inizio di quest'anno la Commissione UE ha approvato una proposta di revisione della Direttiva sull'Acqua Potabile (DWD – Drinking Water Directive). Questa è stata la prima volta che la legislazione europea si è fatta carico delle richieste di una Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE), e precisamente la Right2water, la prima in assoluto che ha avuto buon esito. Il Movimento Europeo dell'Acqua è stato uno dei soggetti chiave per la riuscita di questa ICE.
Successivamente, l'11 settembre di quest'anno, la Commissione parlamentare europea per l'ambiente (ENVI) ha votato una relazione sulla revisione di questa direttiva. Purtroppo alcuni emendamenti chiave per realizzare il diritto all'acqua (Right2water) sono stati respinti da una esigua maggioranza di parlamentari europei.
Si prevede che tale rapporto, così come votato dall'ENVI, verrà presentato per la plenaria del 23 ottobre p. v..
Alla luce di quanto sopra facciamo appello a lei affinché sostenga l'obiettivo di “fornire l'accesso universale all'acqua” anziché appoggiare questo rapporto, che si limta solo ad un cenno vago a tale diritto. La Direttiva sull'Acqua Potabile (DWD) necessita di un convinto sostegno del parlamento europeo all'ICE e al diritto umano all'acqua.
A tale scopo, l'emendamento alternativo al voto della citata Commissione parlamentare sull'ambiente, focalizzato sull'art. 13 (provvedimenti per garantire l'accesso all'acqua potabile e sicura), sarà nuovamente presentato per il voto in plenaria.
Le chiediamo quindi di votare questo emendamento alternativo! Gli Stati Membri devono adottare tutti i provvedimenti indispensabili per assicurare l'accesso universale all'acqua!
La revisione della Direttiva sull'Acqua Potabile (DWD) è un'ottima occasione per inserire finalmente il diritto all'acqua nella legislazione e per dimostrare che l'Unione Europea è in grado di deliberare sui temi concreti della vita quotidiana degli abitanti dell'Europa.
Confidiamo nel suo appoggio!
European Water Movement
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua