comitatoacquacomo@gmail.com
Sabato 22 settembre dalle 11:00 alle 13:00 - all'Isola che c'è a Villa Gurdia - incontro pubblico
L'acqua in provincia di Como: ripubblicizzazione, salute di torrenti e fiumi e captazioni
La situazione attuale e come dovrebbero operare le amministrazioni locali
interverranno:
Michele Marciano - Legambiente Como - circolo Angelo Vassallo
Mira Rossi e Oreste Ciapessoni per Comitato Acque Comasche
Edi Borgianni per Comitato Provinciale Comasco Acqua Pubblica
Grande vittoria dei movimenti, la Corte Costituzionale fa saltare le privatizzazioni di acqua e servizi pubblici locali
Oggi, 20 Luglio, la Corte Costituzionale restituisce la voce ai cittadini italiani e la democrazia al nostro Paese.
Lo fa dichiarando incostituzionale, quindi inammissibile, l'articolo 4 del decreto legge 138 del 13 Agosto 2011, con il quale, il Governo Berlusconi, calpestava il risultato referendario e rintroduceva la privatizzazione dei servizi pubblici locali. Questa sentenza blocca anche tutte le modificazioni successive, compresa quelle del Governo Monti.
La sentenza esplicita chiaramente il vincolo referendario infranto con l'articolo 4 e dichiara che la legge approvata dal Governo Berlusconi violava l'articolo 75 della Costituzione. Viene confermato quello che sostenemmo un anno fa, cioè come quel provvedimento reintroducesse la privatizzazione dei servizi pubblici e calpestasse la volontà dei cittadini.
La sentenza ribadisce con forza la volontà popolare espressa il 12 e 13 giugno 2011 e rappresenta un monito al Governo Monti e a tutti i poteri forti che speculano sui beni comuni. Dopo la straordinaria vittoria referendaria costruita dal basso, oggi è chiarito una volta per tutte che deve deve essere rispettato quello che hanno scelto 27 milioni di italiani: l'acqua e i servizi pubblici devono essere pubblici.
Si scrive acqua, si legge democrazia!
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Gestione dell’acqua in Provincia di Como:approvate le richieste del Comitato
Gestione dell’acqua in Provincia di Como: approvate le richieste del Comitato, esclusi i privati dalla gestione del Servizio Idrico Integrato.
Il 12 e il 13 giugno 2011 gli italiani e i comaschi hanno votato per la gestione pubblica dell’acqua.
Ad un anno dal referendum, nonostante il risultato ottenuto, il lavoro da fare è ancora tanto, nulla è dato per scontato. Il giorno 15 maggio il Consiglio Provinciale ha approvato il documento di inquadramento con il quale sono state delineate la forma e il processo di costituzione della società che dovrà gestire l’acqua nei prossimi decenni in provincia di Como. Come Comitato avevamo richiesto che fosse espresso in modo chiaro quanto deciso lo scorso dicembre sia dall’assemblea dei sindaci della provincia di Como che dallo stesso Consiglio Provinciale: ovvero che deve essere garantita la gestione totalmente ed esclusivamente pubblica dell’acqua. Gli organismi istituzionali avevano così deciso per
l’affidamento diretto “in house” (ovvero “in casa”) del servizio idrico integrato.
La versione iniziale del documento di inquadramento che è andato in discussione il 15 maggio non era chiaro in questa direzione, mentre il risultato del Referendum nazionale era esplicito: la gestione dell’acqua deve essere realizzata da aziende pubbliche al 100%.
Il Comitato aveva ribadito che la nuova società deve essere di esclusiva proprietà dei comuni, escludendo in maniera netta che l’azionariato si possa aprire, anche in futuro, a soggetti privati, cittadini o imprese.
A seguito degli emendamenti proposti dal Comitato, nella versione definitiva del documento di inquadramento (approvato dal Consiglio Provinciale) sono state espressamente indicate sia la forma totalmente pubblica (“in house”) della società di gestione sia la ripubblicizzazione delle società miste pubblico-private esistenti.
sabato 2 Giugno 2012 - LA REPUBBLICA SIAMO NOI
Roma, sabato 2 Giugno 2012 Ore 15.00 P.zza della Repubblica
LA REPUBBLICA SIAMO NOI - Manifestazione nazionale
per l'attuazione del risultato referendario, per la riappropriazione sociale e la tutela dell'acqua e dei beni comuni, per la pace, i diritti e la democrazia, per un'alternativa alle politiche d'austerità del Governo e dell'Europa
Ad un anno dalla straordinaria vittoria referendaria, costruita da una partecipazione sociale senza precedenti, il Governo Monti e i poteri forti si ostinano a non riconoscerne i risultati e preparano nuove normative per consegnare definitivamente la gestione dell'acqua agli interessi dei privati, in particolare costruendo un nuovo sistema tariffario che continua a garantire i profitti ai gestori.