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Per il Consiglio di Stato fare profitti sull’acqua è legittimo!
Il 26 maggio u.s. è stata diffusa la sentenza del Consiglio di Stato con cui si stabilisce che il ricorso promosso dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e Federconsumatori contro il metodo tariffario del servizio idrico elaborato dall'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico non è stato accolto.
La pronuncia, in sostanza, conferma la tesi, già fatta propria dal TAR Lombardia, secondo cui la copertura integrale dei costi del servizio (c.d. “full cost recovery”) comprende anche il “costo” del capitale proprio investito, giustificando tale scelta con il fatto che l'orientamento pressoché generale della scienza economica fa rientrare nella nozione di “costo” anche quello di “costo-opportunità”, nel senso del valore del mancato impiego del fattore produttivo in altra attività comunque profittevole.
A questo punto, però, il Consiglio di Stato, dimentica di rilevare, o fa finta di non comprendere, che, sulla base della normativa e della stessa teoria economica dominante, questa nozione di “costo economico” equivale nella sostanza alla remunerazione abrogata con il referendum.
Ci tocca, quindi, constatare che la lettura prodotta dal Consiglio di Stato ripropone l'assunto per cui il servizio idrico è sottoposto alle logiche del mercato e del profitto in spregio alla volontà popolare.
Ci teniamo, inoltre, a denunciare la gravità di questa decisione in quanto s'inserisce in quel solco segnato sin dopo la vittoria referendaria che, provando a ribaltarne gli esiti, tende a svilire gli strumenti stessi di democrazia diretta garantiti dalla Costituzione.
Per questo motivo, il Forum ritiene necessario continuare a ingaggiare, da qui in poi, una vertenza senza quartiere al metodo tariffario dell'AEEGSI, attraverso una forte denuncia del suo operato in favore dei privati e del profitto.
Ribadiamo, quindi, la necessità che l'AEEGSI sia esautorata e la competenza esclusiva relativa alla funzione regolatoria sul servizio idrico sia affidata al Ministero dell'Ambiente.
Ma, intanto, occorre sostenere e tutelare le migliaia di utenti che, in tante parti del nostro Paese, hanno portato avanti, con tenacia e grande forza di volontà, la faticosissima campagna dell’Obbedienza Civile - una delle più straordinarie forme di democrazia partecipativa dopo l’esperienza referendaria - vale a dire di autoriduzione della bolletta dell’acqua dell’abrogata quota pari alla remunerazione del capitale.
Roma, 31 Maggio 2017.- Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Celeste Grossi per l'acqua pubblica/ lettera aperta ai candidati sindaci
ecco la prima mail giunta al comitato in risposta alla nostra lettera aperta ai candidati sindaci per la provincia di Como - Elezioni amministrative 2017
Celeste Grossi
Candidata sindaca della Prossima Como
Care compagne e cari compagni del Comitato comasco provinciale per l’acqua pubblica, eccovi, in estrema sintesi, il punto di vista mio e della lista La prossima Como sul tema che naturalmente noi inseriamo nel più generale contesto dei diritti e della necessaria lotta alla privatizzazione dei beni comuni e alla ripublicizzazione di essi.
A quasi 6 anni dalla straordinaria vittoria referendaria del movimento per l’acqua, un’esperienza di partecipazione dal basso senza precedenti, alla quale io personalmente e molti dei candidati e della candidate di La prossima Como abbiamo dato un contributo, le cittadine e i cittadini di questa città che hanno detto chiaramente come l'acqua e i beni comuni siano garanzia di diritti universali e, come tali, da sottrarre al mercato e da restituire alla gestione partecipativa delle comunità territoriali, non possono rassegnarsi alla lentezza con cui si sta dando risposta alla volontà popolare.
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Il Consiglio di Stato respinge il ricorso sulla tariffa dell'acqua - La mobilitazione continua
Il 26 maggio u.s. è stata diffusa la sentenza del Consiglio di Stato con cui si stabilisce che il ricorso promosso dal Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e Federconsumatori contro il metodo tariffario del servizio idrico elaborato dall'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico non è stato accolto.
La pronuncia, in sostanza, conferma la tesi, già fatta propria dal TAR Lombardia, secondo cui la copertura dei costi del servizio comprende anche il costo del capitale proprio investito, giustificando tale scelta con il fatto che l'orientamento pressoché generale della scienza economica fa rientrare nella nozione di “costo” anche quello di “costo-opportunità”, nel senso del valore del mancato impiego del fattore produttivo in altra attività comunque profittevole.
A questo punto, però, il Consiglio di Stato, dimentica di rilevare, o fa finta di non comprendere, che, sulla base della normativa e della stessa teoria economica dominante, questa nozione di “costo economico” equivale nella sostanza alla remunerazione abrogata con il referendum.
Ci tocca, quindi, constatare che la lettura prodotta dal Consiglio di Stato ripropone l'assunto per cui il servizio idrico è sottoposto alle logiche del mercato e del profitto in spregio alla volontà popolare.
Ci teniamo, inoltre, a denunciare la gravità di questa decisione in quanto s'inserisce in quel solco segnato sin dopo la vittoria referendaria che, provando a ribaltarne gli esiti, tende a svilire gli strumenti stessi di democrazia diretta garantiti dalla Costituzione.
Come movimento per l'acqua proseguiremo la mobilitazione e le campagne volte alla piena e reale attuazione degli esiti referendari, rivendicando con forza l'elevato significato politico e concreto della Campagna di Obbedienza Civile portata avanti con la riduzione delle bollette della quota pari alla remunerazione del capitale e quella per la ripubblicizzazione del servizio idrico.
Roma, 29 Maggio 2017. Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
lettera aperta ai candidati sindaci
in allegato troverete le lettere che il Comitato ha scritto per i candidati sindaci per le elezioni dell'11 giugno 2017