Il costo della ripubblicizzazione

Categoria: Italia Pubblicato: Lunedì, 30 Settembre 2019
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Dossier operazione verita legge acqua

Categoria: Italia Pubblicato: Lunedì, 30 Settembre 2019

Agrigento: acqua pubblica, azienda di diritto pubblico, gestione pubblica e partecipativa! Una vittoria del movimento per l'acqua

Categoria: Italia Pubblicato: Domenica, 29 Settembre 2019

Una votazione storica quella che si è svolta ieri pomeriggio presso l'ATI di Agrigento: i Sindaci presenti hanno deliberato all'unanimità che il futuro gestore del servizio idrico integrato sarà una Azienda speciale consortile composta da tutti i comuni della provincia.
Con la costituzione dell'Azienda speciale consortile la provincia di Agrigento sarà la prima a livello nazionale a rispettare la volontà popolare espressa a larghissima maggioranza con i referendum del 2011. Per la prima volta in Italia ed in Sicilia sarà un ente di diritto pubblico e non una S.p.A. a gestire le risorse idriche a livello provinciale, garantendo la partecipazione ed il controllo democratico delle cittadinanze e dei lavoratori. Finora il primato era detenuto da Napoli con la gestione di ABC ma solo a livello comunale e non di provincia o ambito territoriale.
Una svolta epocale dopo 12 anni di disservizi, illegittimità ed illegalità subite con la gestione privata, archiviata dalla Procura di Agrigento con il commissariamento di Girgenti Acque.

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Acqua: la prima stella cadente - Alex Zanotelli

Categoria: Italia Pubblicato: Martedì, 23 Luglio 2019

La prima stella dei pentastellati è la gestione pubblica dell’acqua che, insieme all’aria, è il bene comune più fondamentale che abbiamo. I Cinque Stelle, almeno a Napoli, sono nati dalla lotta contro la privatizzazione dell’acqua votata dai Comuni partenopei. Per i pentastellati la gestione pubblica dell’acqua è talmente importante che è stata collocata al primo posto nel ‘Contratto’ di governo. Fin da subito infatti i Cinque stelle hanno introdotto nella Commissione Ambiente della Camera la Legge di iniziativa popolare ( a suo tempo aveva avuto quattrocentomila firme) che prevede la ripubblicizzazione dell’acqua tramite un Ente di Diritto Pubblico, come l’Azienda Speciale. Tutto questo in obbedienza al Referendum del 2011 che aveva deciso che l’acqua doveva uscire dal mercato e che non si poteva fare profitto sull’acqua. Lo stesso Presidente della Camera, Roberto Fico, aveva convocato il 30 luglio 2018 a Montecitorio il Forum italiano dei movimenti per la gestione pubblica dell’acqua e aveva affermato che legava la sua Presidenza della Camera alla Legge sull’acqua attraverso Enti di Diritto Pubblico come l’Azienda Speciale. Dopo tre mesi di audizioni in Commissione  la Legge  doveva arrivare in Parlamento entro la prima settimana di marzo. Invece è stata sommersa da una valanga di emendamenti , soprattutto della Lega, per snaturarla. Ed è stata attaccata pesantemente dai media nazionali, dal Sole 24 ore a Repubblica, dal Corriere della Sera ai servizi televisivi e radiofonici , sponsorizzati dal grande business italiano dell’acqua. E’ stato un vero e proprio terrorismo mediatico con la ‘bufala’ che la ripubblicizzazione sarebbe costata agli italiani dai 15 ai 30 miliardi di euro.

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L'art. 24 del Decreto Crescita contrasta con il referendum per l'acqua pubblica

Categoria: Italia Pubblicato: Venerdì, 28 Giugno 2019

Giovedì 27 giugno è stato approvato al Senato, e dunque definitivamente convertito in legge, il cosiddetto decreto Crescita.
Come abbiamo più volte denunciato l'art. 24 di tale provvedimento stabilisce la privatizzazione dell'EIPLI, l'ente che gestisce le grandi opere idrauliche come invasi, opere di captazione di sorgenti e centinaia di chilometri di reti di adduzione tra Puglia, Campania e Basilicata. Si prevede, infatti, il trasferimento delle infrastrutture ad una neocostituita società per azioni che, com’è noto, è un ente di diritto privato.

Una privatizzazione che viene da lontano.
L'attuale maggioranza ha diligentemente svolto i compiti assegnati da governi precedenti a partire da Prodi nel 2007, passando per Monti, per finire con Gentiloni.
Con l’approvazione di questo decreto è stato segnato l'ennesimo passaggio in continuità con il passato, con quel pensiero unico che pervade gran parte delle forze politiche da oltre 25 anni e che individua nel mercato l’unico regolatore sociale.
Lo ribadiamo ancora una volta: la storia ha insegnato che la clausola tramite cui provare a blindare la partecipazione pubblica, imponendo il divieto di cessione a privati delle quote azionarie, è un argine fragile travolto sistematicamente nel passato.
Si tratta di una mera foglia di fico da parte di chi lo ha proposto, il M5S, attraverso cui provare a nascondere quella che assomiglia sempre più all’assenza di una reale volontà di procedere verso una gestione pubblica, partecipativa, ambientalmente ecocompatibile, con tariffe eque per tutti i cittadini, che garantisca gli investimenti fuori da qualsiasi logica di profitto e i diritti dei lavoratori.

Risulta evidente che gli argomenti utilizzati a difesa di questa norma sono gli stessi propagandati negli anni da tutti coloro che hanno contrastato i referendum prima e l'approvazione della legge d'iniziativa popolare poi.

E' altrettanto evidente che questa norma è in netto contrasto con i principi della legge per l'acqua pubblica la quale punta al totale superamento delle forme di gestione tramite società di capitali, ancorché totalmente pubbliche.

Se la direzione tracciata dalla maggioranza giallo-verde sulla gestione dell’acqua è quella che emerge dall’art. 24 e soprattutto dagli argomenti portati al suo sostegno si spiega perfettamente lo stallo della discussione della legge per l’acqua, caduta nel dimenticatoio di un cassetto della Camera da oltre 5 mesi.

Le contraddizioni sono evidenti e come si suol dire prima o poi i nodi vengono al pettine.

Ribadiamo il nostro impegno per l’approvazione della legge per l’acqua pubblica e chiediamo, pertanto, che si faccia chiarezza sulle posizioni espresse in materia nelle ultime settimane. Ovviamente rimaniamo disponibili a confrontarci con chiunque sia mosso da intenzioni serie per il riavvio immediato della discussione perché non intendiamo lasciar fare coloro che sperano di far tornare indietro le lancette dell’orologio a oltre 10 anni orsono.

Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua

Causa clima: lancio e diffusione della campagna "Giudizio Universale"

Categoria: Italia Pubblicato: Venerdì, 31 Maggio 2019

Care/i,
segnalo che ieri è stata lanciata la campagna comunicativa "Giudizio universale" sull’azione legale contro il governo italiano per inadempienza sulle politiche di mitigazione e contrasto ai cambiamenti climatici, a cui come Forum Acqua abbiamo condiviso di partecipare.
Questo il sito di riferimento: www.giudiziouniversale.eu
L'invito è a condividere tramite i social (FB, Twitter e Instagram) quanto viene diffuso sulla pagina FB ufficiale della campagna (https://www.facebook.com/arrivailgiudiziouniversale/), sul profilo Twitter ( https://twitter.com/il__giudizio) e su quello Instagram ( https://www.instagram.com/p/ByHuc_HojV3/ ).
Al momento l'obiettivo è quello di suscitare curiosità senza svelare i contenuti e i dettagli dell'iniziativa che saranno resi pubblici solo il 5 giugno.
Laddove fossero richieste spiegazioni, è opportuno rispondere invitando a rimanere aggiornati registrandosi al sito e dicendo che tra qualche giorno saranno date  tutte le informazioni di dettaglio.

Attiviamoci e diffondiamo!

Un saluto.
Paolo

Link diretta facebook dossier "Il costo della ri-pubblicizzazione del servizio idrico integrato”

Categoria: Italia Pubblicato: Giovedì, 16 Maggio 2019

Questo è il link https://www.facebook.com/altreconomia/videos/343619166295913/

Giovedì 16 maggio si è svolta a Milano la presentazione del dossier “Il costo della ripubblicizzazione del servizio idrico integrato” (allegato al presente comunicato) elaborato dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua con il contributo di Altreconomia. Questo lavoro si basa sulla ricerca di dati e informazioni inerenti all’attuale assetto di gestione del servizio idrico e costituisce un censimento delle aziende del settore con particolare riferimento ai dati di bilancio.
Dati alla mano è stato dimostrato come la ripubblicizzazione, derivante dall’auspicabile approvazione della legge per l’acqua pubblica in discussione presso la Commissione Ambiente della Camera, abbia costi contenuti pari a circa 1,5 miliardi di €, quindi decisamente aggredibili. Per cui ripubblicizzare si può!
Vengono così smentite le cifre astronomiche (circa 20 miliardi di €) diffuse dai media mainstream a seguito delle ricerche svolte dal Laboratorio Ref Ricerche e da Oxera, società di consulenza economica a cui si è rivolta Utilitalia.
Oggi è stato anche dimostrato che la ripubblicizzazione è solo questione di volontà politica ed è stato anche ribadito come questa porterebbe a diversi benefici in termini di tariffe più eque ed effettiva realizzazione degli investimenti. Questioni non secondarie in un periodo di ulteriore approfondimento della crisi economica e sociale e di inasprimento degli effetti dei cambiamenti climatici sulla risorsa idrica.
Per cui ripubblicizzare si deve!
Questo dossier, principalmente, si pone l’obiettivo di ristabilire attendibilità al dibattito su tale proposta di legge, distorto nei mesi scorsi da una narrazione artatamente creata che ha puntato sulla costruzione di uno scenario apocalittico sul suo impatto economico allo scopo di spaventare l’opinione pubblica e distorcere la realtà dei fatti.
Ora possiamo convintamente affermare che non sussiste più alcun alibi per il Parlamento, e in particolare per la maggioranza di governo, per non procedere in tempi molto rapidi all’approvazione della legge per l’acqua pubblica.
Ripubblicizzare si può, ripubblicizzare si deve!

16 Maggio 2019.

 Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua  

5 x 1000 alla giusta causa

Categoria: Italia Pubblicato: Giovedì, 11 Aprile 2019

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